Nella giornata della Santa Pasqua nella RSA di Locorotondo il sindaco e parte della giunta comunale hanno consegnato le uova di Pasqua come simbolo di speranza e di rinascita a tutti i pazienti ed operatori che da un anno, giorno dopo giorno, fronteggiano la pandemia del Covid-19.
Con questo gesto simbolico, ma carico di significato, il primo cittadino ha voluto gratificare gli operatori per i sacrifici e la professionalità dimostrata, essendo i maggiori artefici dell’assenza di casi in una struttura, fino ad oggi, Covid-free.
Per tutti noi è stata, ed è, una vera e propria sfida non solo sul piano organizzativo e gestionale ma anche e soprattutto sul fronte psicologico: paura del contagio e sensazione di smarrimento, senso di solitudine e di abbandono ci hanno accompagnato quotidianamente.
Poi finalmente il vaccino per tutti ha rafforzato la speranza di rinascita nonostante il perdurare dell’incertezza circa la fine della pandemia.
Prendendo in prestito le parole di John Kabat Zinn, medico statunitense di origine indiana, fondatore e direttore della Clinica per la riduzione dello stress presso l’Università del Massachusetts e professore nel Dipartimento di Medicina Preventiva e Comportamentale, ci ripetiamo con forza: “Non puoi fermare le onde ma puoi imparare a cavalcarle”.
Non sempre è facile riuscire a trovare il modo per cavalcare le onde. E noi, per farlo, abbiamo tentato di adattarci alle condizioni di vita a cui siamo sottoposti, nonostante momenti di sconforto e di frustrazione, cercando di gestire l’incertezza generale e ponendoci come unico obiettivo il benessere dei nostri pazienti.
Come antidoto al “contesto di grande incertezza sul domani” che stiamo attraversando a causa dell’emergenza sanitaria in corso facciamo nostro il messaggio di Papa Francesco: “Vivere una Quaresima di carità vuol dire prendersi cura di chi si trova in condizioni di sofferenza, abbandono o angoscia a causa della pandemia di Covid-19”, in cui il Papa rilancia il tema dell’ “amore sociale” al centro della nostra missione da sempre.