I pasti principali della giornata, hanno sempre rappresentato nella nostra società, e in particolare nella tradizione italiana, i momenti in cui la famiglia si riunisce intorno al tavolo e ognuno racconta agli altri membri del nucleo familiare la propria giornata. I ritmi frenetici e le differenze d’orario a volte mettono un po’ in crisi questa tradizione, ma il cibo resta sempre il modo migliore per riunire la famiglia. È partendo da queste riflessioni che le educatrici della Rsa Villa Argento di Alberobello, hanno pensato di organizzare un laboratorio dove i nostri ospiti potessero ricreare qualcosa di buono e sentirsi come a casa.

Non c’è niente di più divertente del cucinare insieme o del cucinare per i propri familiari, perché cucinando si dimostra tutto il proprio affetto, la propria attenzione ai gusti degli altri e una immensa soddisfazione quando si riesce a venire incontro alle esigenze di tutti. L’aspetto più interessante dell’iniziativa è stato la capacità di rappresentare i diversi modi di essere famiglia, andando oltre i concetti di “genitori-figli” o “nonni-nipoti”. La cucina è un laboratorio dove l’apprendimento si realizza attraverso l’esercizio di linguaggi differenti e di diverse abilità. Misurare, pesare, calcolare, pianificare, osservare, eseguire procedure, impastare, assaggiare, l’utilizzo della logica e l’uso dei sensi, la capacità di progettare e il fare pratico, entrano tutti in gioco quando ci si trova di fronte ai fornelli. La preparazione del cibo, poi, è sempre stata un’importante occasione di contatto tra le generazioni, fondamentale per la trasmissione del sapere e per la costruzione di tanta parte della nostra cultura, non soltanto alimentare.

Ringraziamo di cuore Angelo, figlio di una delle nostre ospiti, per i consigli e l’aiuto prezioso per la realizzazione dell’iniziativa.

 

“La famiglia è lo specchio in cui Dio si guarda e vede i due miracoli più belli che ha fatto: donare la vita e donare l’amore”.

(Papa Giovanni Paolo II)